Battista Ghezzi, salesiano

Dalle pagine di una pubblicazione del Centro Salesiano di Documentazione Storica e Popolare Mariana di Torino emerge la testimonianza di un nostro concittadino, l’albiatese Battista Ghezzi, conosciuto da parenti e amici con il diminutivo di “Tino”.

Battista, nato a Albiate nel 1925 da Nova Adele e Ghezzi Eugenio, fratello di Gianfanco e figlio di Eugenio, a 17 anni entrò nell’ordine dei Salesiani (fondato nel 1974 da san Giovanni Bosco) diventando coadiutore. Si trasferì da Albiate a Torino per servire l’ordine nella chiesa madre, quella di Santa Maria Ausiliatrice.

Battista Ghezzi, detto Tino

I coadiutori salesiani

Il Coadiutore Salesiano è un religioso a tutti gli effetti, come i Sacerdoti o Chierici: vive la vita comunitaria, condivide preghiera e mensa, professa gli stessi voti di povertà, castità e obbedienza, ma mantiene il suo stato di “laico”.

Don Bosco era molto orgoglioso di aver dato una fisionomia altamente professionale e profondamente religiosa a uomini che pur condividendo tutti i suoi ideali educativi non avevano la vocazione allo stato clericale.

san Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani (1815-1888)

Non sorprende, quindi, trovare citato Battista in una pubblicazione del Centro Salesiano di Documentazione Storica e Popolare Mariana, che ricostruisce la creazione del Museo Mariano.

Nel catalogo del Museo, alla voce “Ricordi del Beato Filippo Rinaldi”, che elenca gli oggetti lasciati dal rettore dei Salesiani, troviamo una Statuina del Sacro Cuore di Gesù alta 40 cm circa, in gesso.

La statua apparteneva al Beato Filippo Rinaldi, che la teneva con grande venerazione nella propria camera. Venne consegnata al museo proprio dal nostro concittadino Battista.

Il compilatore del catalogo riporta che “Il Salesiano coadiutore Ghezzi Battista, nel consegnarla, così ha dichiarato: «Questa statuetta del Sacro Cuore di Gesù apparteneva a Don Filippo Rinaldi. Era nella camera del servo di Dio, anche nel giorno della sua morte, sopra il tavolino. Il Rettor Maggiore Don Luigi Ricceri la tenne sempre nella sua camera.

Quando egli partì per Roma, la statuetta rimase ancora nella camera di Don Ricceri, e la ereditò e custodì Don Giuseppe Giliberti, Direttore. È stata poi ritirata dal confratello Ghezzi Battista.

La statua era molto scolorita. Ora, restaurata, viene consegnata al Centro di Documentazione.

In fede di quanto qui dichiarato,

firmato Ghezzi Battista. Torino, 14 gennaio 1989».

Don Giuseppe Giliberti, Direttore della Casa Madre dei Salesiani di Valdocco e parroco 1969-1974 presso la parrocchia “San Domenico Savio” di Torino.

Luigi Ricceri fu il sesto successore di Don Giovanni Bosco, Rettor Maggiore dei Salesiani dal 1965 al 1977. Sotto il suo rettorato Don Ricceri trasferì a Roma la Direzione Generale della Società Salesiana, inserendola maggiormente nel cuore geografico organizzativo e spirituale della Chiesa, riorganizzò l’Università Pontificia Salesiana, diede vigoroso impulso alla famiglia salesiana.

Filippo Rinaldi (Lu, 28 maggio 1856 – Torino, 5 dicembre 1931) è stato un presbitero italiano. Religioso della Società Salesiana di San Giovanni Bosco dal 1867, fu il terzo successore di don Bosco nella carica di Rettore Maggiore dei Salesiani (dal 1922 alla morte): è stato beatificato il 29 aprile del 1990 da Papa Giovanni Paolo II. l suo corpo è conservato a Torino, nella cripta della Basilica di Maria Ausiliatrice, casa madre della congregazione di don Bosco. Il suo elogio si legge nel Martirologio Romano al 5 dicembre.


Tino Ghezzi rimase in servizio attivo presso la casa madre salesiana a Torino fino alla morte, avvenuta il 27 marzo del 1997. Tutta la comunità salesiana torinese partecipò commossa ai funerali, tenutisi nella basilica di Santa Maria Ausiliatrice. I suoi confratelli scrissero:

“Il nostro confratello salesiano ha concluso i suoi giorni nella pace del Signore. Rimangono il ricordo e l’esempio della sua vita. Buono e cordiale con tutti, religioso fedele e zelante, ha vissuto con entusiasmo la sua vocazione nella Congregazione Salesiana.

L’Ausiliatrice, che ha servito con amore filiale per tanti anni nel Santuario di Torino, lo accolga e conduca a Gesù, per celebrare la Pasqua eterna”.

Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, Torino – davanti alla chiesa è visibile la statua di san Giovanni Bosco

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